sabato 5 febbraio 2011

Recensione di "Primavera in Borgogna" su "Libri Consigliati"

Testo della recensione di "Primavera in Borgogna", con relativo link al sito, pubblicata su Libri Consigliati .

"A partire dalla copertina (una bella fotografia della campagna francese, opera dello stesso Luca Terenzoni, autore del libro, che mostra filari di vite ben allineati, alberi nel pieno del verde, una collina morbida e boscosa e, in fondo al campo visivo, un piccolo borgo con il suo campanile gotico) e proseguendo con il titolo, Primavera in Borgogna, tutto il libro si prefigura come un atto di amore per questa Terra. L’autore non tarda, infatti, a dichiararsi attraverso il vissuto del suo protagonista, Francesco: «Negli anni passati aveva visitato molte regioni della Francia e, fra queste, aveva proprio un bellissimo ricordo della Borgogna, dei suoi corsi d’acqua, dei suo castelli e ovviamente dei suoi vini!». Per una serie di circostanze particolari (il recente abbandono da parte della fidanzata storica a poche settimane dal matrimonio, e l’incontro fortunato con un produttore di vini francesi che gli offre un lavoro), da un giorno all’altro Francesco si trova a trasferirsi in Borgogna. Ed è come se la vita gli stesse porgendo su un piatto d’oro l’occasione di tornare a vivere, dopo il dolore per la sconfitta sentimentale. Immerso nei luoghi che tanto gli sono cari e che hanno il potere di rasserenarlo, ben presto scopre che forse corrisponde al vero il detto che “quando si chiude una porta, si spalanca un portone”. Tra l’entusiasmo per la nuova attività lavorativa e l’attrazione per la sensuale ed enigmatica collega Ludivine, Francesco dimentica l’Italia e l’ex fidanzata, ritrovandosi infine coinvolto in una sorta di indagine personale circa il misterioso passato del proprio datore di lavoro. È verso la metà del libro, infatti, che l’autore cambia registro, passando da quello sentimentale al poliziesco, e alimentando così il plot di un valore aggiunto, dando maggior slancio a una narrazione che, diversamente, avrebbe potuto dirsi già compiuta nell’arco di pochi capitoli. Con questo accorgimento, inoltre, il romanzo acquista la possibilità di arrivare a un pubblico più ampio, arricchendosi di suggestioni che potranno soddisfare tanto il lettore che ama le storie semplici, che trattano di sentimento, quanto quello che predilige l’azione. Sebbene non presenti particolari guizzi innovativi in campo stilistico, e nonostante qualche ingenuità di forma, qualche passaggio un poco scontato nella connotazione di personaggi e situazioni, Primavera in Borgogna è un romanzo godibile, corretto sotto molti punti di vista. E soprattutto è un libro “onesto”, che non punta a sbalordire né ha velleità di grandezza. Fluido, scorrevole, lineare, si lascia leggere senza presentare intoppi né punti morti nell’intreccio. A modo suo, possiede tutti i requisiti di un piccolo classico “vecchio stile”, visti l’impianto e l’approccio tradizionali alla scrittura e all’intreccio. Nonostante l’uso di un narratore in terza persona, Luca Terenzoni è sempre presente, con i suoi valori umani e con i suoi intendimenti esistenziali, ad ogni pagina. Come se nulla facesse per nascondersi dietro a un protagonista con il quale, credo, abbia molto in comune. Si direbbe che la materia trattata sia un che di strettamente personale, che la stesura di questo romanzo costituisca un tentativo catartico di rielaborare esperienze reali, anche se non necessariamente quelle narrate. Si ha insomma la percezione di un autore che desidera fortemente comunicare i propri vissuti emotivi, che vuole farci vedere con i suoi occhi, percepire con i suoi sensi, che chiede al lettore di farsi portare nel suo mondo interiore. Del resto scrivere e leggere sono anche questo: un atto di fiducia reciproca tra autore e fruitore." Silvia Longo per Libri Consigliati
http://www.libriconsigliati.it/2010/11/primavera-in-borgogna-di-luca-terenzoni/




2 commenti:

  1. Un libro avvincente, si legge tutto d'un fiato, non si può aspettare, si deve leggere, leggere e leggere per arrivare alla fine. Ottima la scelta della suspense.

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