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martedì 15 gennaio 2013

“Primavera in Borgogna” recensito su “Il Colore dei libri”.




Con il post di oggi vorrei proporvi la recensione di “Primavera in Borgogna” pubblicata su “Il colore dei libri”, il cui testo trovate qui di seguito.
Ringrazio nuovamente Rory, la curatrice del blog, per lo spazio che ha voluto dedicare al mio libro anche con un'intervista al sottoscritto che potete leggere QUI.

* * * * *

Francesco ha quarant'anni e una storia d'amore durata quindici anni finita pochi mesi prima del matrimonio... Tutto sembra non avere più senso fino a quando non incontra un imprenditore francese che gli offre un lavoro nella sua azienda vinicola in Borgogna! Francesco senza pensarci troppo lascia tutto e corre in Francia, ma le cose non andranno come sperava e presto si ritroverà a indagare sul passato delle persone con cui lavora...

Primavera in Borgogna non è propriamente un romanzo, ma neanche un vero e proprio thriller.
La storia è come divisa in due tempi: nella prima parte del libro il narratore ci fa conoscere Francesco e gli altri protagonisti. Ogni personaggio è descritto in maniera molto particolareggiata, la storia di ognuno è approfondita, come a volerli rendere più reali mostrandoli con le loro debolezze e i loro drammi interiori. Nella seconda metà del libro la trama si modifica, entra in gioco il mistero e da romanzo il libro diviene quasi un giallo, anche se personalmente avrei preferito venisse dato maggior spazio alle indagini, creando maggiore suspense in modo da incuriosire il lettore. Se nella prima parte la lettura può sembrare noiosa e la trama lenta, andando avanti la narrazione si trasforma recuperando l'attenzione del lettore.
Terenzoni descrive minuziosamente ogni paesaggio incontrato dal protagonista, non tralascia nulla ed è come se il lettore osservasse un quadro studiandolo nei minimi particolari, come a voler imprimere in modo indelebile ogni colore, ogni viso raffigurato, ogni strada...
Lo stile è semplice e scorrevole e sono presenti pochi dialoghi, il libro si lascia leggere in poche ore anche se a volte l'attenzione di chi legge tende a calare.

Foto: Campagna della Borgogna in Primavera

lunedì 14 maggio 2012

Luca Terenzoni, autore di "Primavera in Borgogna", intervistato su “Il colore dei libri”.




Con il post di oggi vorrei segnalarvi “Il colore dei libri”: il seguitissimo blog curato da Rory, che ringrazio nuovamente sia per la recensione di “Primavera in Borgogna”, sia per la sua intervista al sottoscritto, il cui testo riporto qui di seguito insieme al relativo link al sito. Ricordandovi che “Il colore dei libri” lo trovate anche su Facebook, vi consiglio vivamente di visitare subito il blog cliccando QUI

"Buon sabato a tutti, che fate di bello stasera? Io prendo un the in compagnia dell'autore di Primavera in Borgogna: Luca Terenzoni!

Come e quando è nata l'idea di scrivere un libro? 
Prima di tutto desidero ringraziarla per avermi gentilmente ospitato sulle pagine de “Il colore dei libri”, e salutare tutte le lettrici e tutti i lettori del suo blog che giorno dopo giorno vedo che stanno rapidamente aumentando. Rispondo quindi alla sua prima domanda dicendo che l’idea di scrivere “Primavera in Borgogna” è sinceramente nata per caso. Sono un amante della lettura, che da anni occupa un posto importante nell’avvicendarsi delle mie giornate, ma a dire il vero non avevo mai pensato alla stesura di un romanzo, né tanto meno di arrivare alla sua pubblicazione. Poi, circa 3 anni fa, il soggetto alla base di “Primavera in Borgogna” ha iniziato a delinearsi lentamente nella mia testa, con le storie dei singoli personaggi coinvolti nella vicenda, fino a quando non mi sono sentito finalmente pronto a mettere tutto nero su bianco.

Cosa le ha ispirato la trama di Primavera in Borgogna?
E’ stato essenzialmente il desiderio di narrare il “ritorno alla vita” di un mio coetaneo: Francesco, un uomo alla soglia dei 40 anni, che dopo una vita costellata di successi, non solo in campo professionale, si trova a rimettere tutto quanto in discussione dopo essere stato abbandonato dalla fidanzata storica a solo pochi mesi dal giorno fissato per il loro matrimonio; ed è proprio dalla sua profonda crisi personale che si sviluppa tutta la trama di “Primavera in Borgogna”. Infatti, quando pensa di essere finito su di un binario morto e che la vita non abbia più nulla in serbo per lui, ecco che inaspettatamente gli si presenta l’occasione per ricominciare tutto da zero. A seguito di un incontro del tutto casuale con un imprenditore vinicolo francese, il signor Jean-Marc Robin, Francesco deciderà di lasciare l’Italia per trasferirsi in Borgogna, accettando così la proposta di lavoro dello stesso Robin. Qui incontrerà anche Ludivine, la sua nuova collega, una donna tanto affascinante quanto misteriosa e complessa, che farà ben presto vacillare il proposito di Francesco di non rimanere più coinvolto in una relazione sentimentale stabile. Inoltre, poco dopo il suo arrivo in Francia, da un passato solo in apparenza lontano e dimenticato inizieranno a riemergere lentamente gli inquietanti dettagli di un fatto di cronaca nera, nel quale risulteranno implicati sia Ludivine che il signor Robin. Per cercare di fare luce sul mistero nel quale suo malgrado si ritroverà coinvolto, e  soprattutto  per riacquistare la pace della sua mente, Francesco arriverà anche a mettereseriamente in pericolo la propria vita. 

Sfondo del suo  libro  sono  i  vigneti, la  stessa  copertina  del  libro è opera sua e rappresenta dei filari di viti… come mai una tale scelta?
Se dovessi assegnare un sottotitolo al mio libro, non alcun dubbio sul fatto che sarebbe “Niente è come sembra”; e infatti per creare una sorta di contrasto con le atmosfere noir della storia mi ha incuriosito fin da subito l’idea di ambientarlo fra i verdi vigneti della Borgogna (una regione che avevo precedentemente visitato proprio durante la stagione primaverile). Come lei ha giustamente evidenziato nella sua recensione, “Primavera in Borgogna” non può certo considerarsi un “giallo”. L’elemento “mistero” che ho inserito nella seconda parte della storia ha esclusivamente la funzione di collante alle esperienze di vita dei singoli personaggi coinvolti nella vicenda, con le loro drammaticità e i loro lati oscuri. Per quanto riguarda invece la scelta dell’immagine di copertina, si tratta di una foto che io stesso ho scattato durante la visita di un’azienda vinicola in Francia quando avevo già terminato la stesura di “Primavera in Borgogna”, ed ero in attesa della sua pubblicazione. Mentre camminavo tra i filari di viti, all’improvviso ho rivisto nello scorcio che ho fotografato proprio una scena da me descritta nel romanzo; per questo motivo ho deciso di proporre quella foto alla casa editrice per la realizzazione della copertina.

Quanto c'è di lei in Francesco, il protagonista del suo libro?
C’è molto di me in Francesco, anche se tengo a precisare che “Primavera in Borgogna” non è assolutamente un romanzo autobiografico. Io e Francesco siamo molto simili caratterialmente, svolgiamo un tipo di lavoro simile, e abbiamo diverse passioni in comune; però, per il resto, abbiamo aspirazioni ed esperienze di vita completamente  differenti. Credo che un altro dei motivi che mi hanno spinto a scrivere “Primavera in Borgogna” sia stata proprio la curiosità di “vedermi vivere” in un contesto, in parte, diverso da quello in cui mi trovo abitualmente a operare.

So che ha anche un blog, com'è nato?
Il blog di “Primavera in Borgogna” (che vi invito a visitare cliccando QUI) è nato soprattutto come supporto promozionale al romanzo. Nel corso dell’ultimo anno vi ho infatti raccolto le recensioni di chi lo ha letto e apprezzato; le interviste al sottoscritto pubblicate su diversi blog che si  occupano di libri, nonché alcuni estratti dell’opera.

Riesce a conciliare i suoi impegni di blogger e scrittore con il suo lavoro e la vita di tutti i giorni? 
Sebbene la mia “vera” professione mi tenga occupato per la maggior parte della giornata, cerco comunque di dedicarmi quotidianamente anche all’attività promozionale di “Primavera in Borgogna”.

Cosa ha ispirato la creazione del booktrailer del suo libro?
Ho cercato essenzialmente di trasmettere nelle immagini e nella musica utilizzata per la realizzazione del booktrailer di “Primavera in Borgogna le stesse  atmosfere noir del romanzo,  ma soprattutto l’inquietudine di Francesco.

Ha già in progetto un altro libro?
Sto ultimando la stesura di una nuova storia, anche questa ambientata tra l’Italia e la Francia. Vedremo poi come andrà a finire…

Un'ultima domanda prima di salutarci... Il protagonista del suo libro, Francesco, senza pensarci troppo abbandona l'Italia, gli amici e la famiglia per trasferirsi all'estero e ricominciare una nuova vita… lei lo avrebbe mai fatto?
Le direi subito di no; però per poter rispondere con cognizione di causa alla sua domanda credo che dovrei trovarmi nella stessa situazione di Francesco. Indubbiamente la sua è stata una scelta coraggiosa, dettata fondamentalmente dalla sua volontà di “rinascere” e di andare avanti. Sotto questo aspetto sono sicuramente simile a lui…"

lunedì 18 luglio 2011

Luca Terenzoni, autore di “Primavera in Borgogna”, intervistato su “Romance e non solo”.

Questa settimana vorrei ringraziare Arimi, una delle curatrici di “Romance e non solo”, per avermi gentilmente intervistato sul loro seguitissimo blog. Riporto qui di seguito il testo dell’intervista con il relativo link. Buona lettura e al prossimo post!

A&A: Ciao Luca e grazie per essere stato così gentile ad accettare di fare un’intervista sul nostro blog. Quindi per prima cosa… Benvenuto su Romance e non solo ^^… ti va di presentarti ai nostri lettori?
Luca: Ciao Arimi. Sono io che vi ringrazio per avermi ospitato sul vostro blog. Dunque, comincerei dicendo che mi chiamo Luca Terenzoni, ho 41 anni e sono laureato in Economia e Commercio.
Lavoro presso l’ufficio amministrativo di un’azienda della Versilia, per la quale mi occupo anche dei contatti con l’estero. “Primavera in Borgogna” è il mio romanzo di esordio.
A&A: Come è nata la tua passione per la scrittura?
Luca: Pur essendo un grande amante della lettura, a dire il vero non ho mai pensato di arrivare alla stesura, né tanto meno alla pubblicazione di un romanzo. Questo fino a quando, circa due anni fa, il soggetto di “Primavera in Borgogna” non ha cominciato a delinearsi sempre più chiaramente nella mia testa, con le figure dei singoli personaggi coinvolti. Posso quindi senz’altro dire di essermi avvicinato alla scrittura “per caso”.
A&A: Nella scelta del genere con cui hai pubblico il tuo libro ti sei ispirato ad un autore in particolare che ti piace particolarmente? Se si, quale?
Luca: Sinceramente non mi sono ispirato a nessun autore in particolare. Anche per quanto riguarda il genere, l’ “elemento giallo” di cui si colora ad un certo punto la trama ha esclusivamente la funzione di collante delle vite dei vari personaggi coinvolti nel romanzo, con la loro drammaticità e i loro risvolti oscuri. Contrariamente alla sensazione di serenità evocata sia dal titolo sia dalla foto della copertina, i colori primaverili delle campagne francesi fanno in realtà da sfondo alle atmosfere noir di una storia sospesa tra passato e presente. Questo perché, come lo stesso Francesco, il protagonista del romanzo, avrà modo di appurare poco dopo essere arrivato in Borgogna, niente è come sembra…
A&A: Durante la scrittura dei tuoi romanzi, il luogo dove ti rifugi a scrivere deve essere silenzioso? O preferisci un sottofondo di musica? Hai un’atmosfera particolare che ti aiuta a rilassarti durante la scrittura?
Luca: Quando scrivo, lo faccio soprattutto di sera, senza nessun sottofondo musicale. In effetti, sia per cercare di creare una certa intimità con i personaggi della storia che sto scrivendo, sia per riuscire a mettere nero su bianco quello che gli stessi vogliono comunicarmi, ho bisogno di lavorare in un ambiente silenzioso.
A&A: Come ha preso forma il tuo romanzo? Un sogno, pura fantasia...
Luca: Come ho già avuto modo di affermare nella risposta ad una delle tue precedenti domande,
il soggetto di “Primavera in Borgogna” ha iniziato a prendere lentamente forma nella mia testa, fino ad arrivare alla stesura vera e propria del romanzo. Dal momento che la storia è ambientata in un’azienda vinicola francese ho pensato subito alla Borgogna, che ho avuto la possibilità di visitare proprio durante la stagione primaverile. Il fatto di essere stato in quei luoghi mi ha permesso di dedicare, all’interno del romanzo, uno spazio importante alle descrizioni paesaggistiche di quella stupenda regione.
A&A: Ti rispecchi nel protagonista? Ti sei ispirato a qualcuno in particolare per la caratterizzazione dei personaggi?
Luca: Io e Francesco siamo molto simili caratterialmente. Siamo coetanei, svolgiamo un lavoro simile, abbiamo diverse passioni in comune, ma a parte questo abbiamo avuto esperienze di vita e aspirazioni totalmente differenti.
Per me è stato come “vedermi vivere” in un contesto diverso da quello in cui mi sono trovato e mi trovo abitualmente a operare.
Primavera in Borgogna” è essenzialmente la storia di un quarantenne di successo che a un certo punto della propria vita si vede crollare il mondo addosso, dopo essere stato abbandonato dalla sua fidanzata storica a pochi mesi dal giorno previsto per il loro matrimonio.
Ma proprio quando pensa di essere finito su di un binario morto e che la vita non abbia più nulla in serbo per lui, ecco che gli si presenta l’occasione per ricominciare da zero, sebbene durante il suo soggiorno in Borgogna arriverà anche a mettere seriamente in pericolo la propria esistenza.
A questo proposito il messaggio che vorrei giungesse ai lettori di “Primavera in Borgogna” è, molto semplicemente, che non bisogna mai “gettare mai la spugna”, perché l’occasione per poter ricominciare tutto da capo può essere già “dietro all’angolo”; sta solamente a noi saperla riconoscere e cogliere al momento opportuno.
A&A:Quali sono i tuoi progetti futuri o idee in cantiere? Naturalmente solo se puoi e vuoi renderlo noto ai lettori ^^
Luca: Compatibilmente con i miei impegni lavorativi ufficiali sto scrivendo una nuova storia, anche questa di ambientazione francese. Un giorno sarei ovviamente felice di vedere pubblicata anche questa! :-D
A&A:Bene con questo è tutto… Ti ringraziamo di cuore per la tua disponibilità Luca. In bocca al lupo per il tuo lavoro. C’è qualcosa che vorresti ancora aggiungere?
Luca: Per concludere, vorrei consigliare questo romanzo a tutti coloro che amano le atmosfere francesi e a cui piace scoprire aspetti nascosti nelle storie.
Vi ringrazio ancora una volta per lo spazio che avete voluto dedicarmi e ricordo il blog di “Primavera in Borgogna”: http://www.primaverainborgogna.blogspot.com/
dove potete leggere, tra l’altro, alcuni estratti dal libro. A presto!”
http://romance-e-non-solo.blogspot.com/2011/06/tu-per-tu-con-luca-terenzoni.html



Image: Marcus74id / FreeDigitalPhotos.net

martedì 28 giugno 2011

“La Bottega dei Libri” intervista Luca Terenzoni, autore di “Primavera in Borgogna”.



Oggi vorrei ringraziare Lara Zavatteri per aver dedicato, più volte, a “Primavera in Borgogna” uno spazio all’interno del suo blog “La Bottega dei Libri”.
Lara è una giovane giornalista trentina, nonché autrice di numerosi romanzi, fra i quali l’intrigante “L’inclinazione. Storia di Artemisia e Nives”, di recentissima pubblicazione.
“La Bottega dei Libri” non è l’unico blog di cui Lara è curatrice. Vorrei a questo proposito ricordare “Scrivi, pubblica e vendi il tuo libro”: il blog per scrittori e aspiranti tali, ricco di consigli utili per scrivere e promuovere il proprio libro.
Qui di seguito riporto invece il testo dell’intervista al sottoscritto, da lei recentemente realizzata per “La Bottega dei Libri”.

“Oggi vi propongo un'intervista realizzata a Luca Terenzoni, autore del libro "Primavera in Borgogna". Già ospite con una recensione sulla Bottega, in quest'intervista Luca approfondisce alcuni temi del libro, che ho letto e ho trovato intrigante, uno di quei libri che "divori", perchè non vedi l'ora di arrivare alla fine.
Questo il blog del libro: http://www.primaverainborgogna.blogspot.com; trovate anche una pagina su Facebook con tutti gli aggiornamenti. Ecco l'intervista, buona lettura!

1) Descrivi in sintesi la trama del tuo romanzo.“Primavera in Borgogna” è la storia di Francesco, un uomo alla soglia dei quarant’anni con una vita costellata di successi, il quale entra improvvisamente in crisi a seguito dell’abbandono da parte della sua fidanzata storica a solo pochi mesi dal giorno previsto per il loro matrimonio.
Quando crede che oramai la vita non abbia più nulla in serbo per lui, l’incontro del tutto casuale con un imprenditore francese del settore vinicolo lo porterà a lasciare il suo lavoro in Italia per trasferirsi in Borgogna.
Durante il suo soggiorno in quella suggestiva regione della Francia, Francesco si ritroverà inaspettatamente coinvolto nella risoluzione di un fatto di cronaca nera risalente al passato, in cui scoprirà implicati sia Ludivine, la sua misteriosa e affascinate collega, sia il signor Jean-Marc Robin, il suo nuovo datore di lavoro.
2) Ti domando subito il perché di alcune scelte. Perché San Gimignano, la Borgogna e la primavera?Dal momento che in “Primavera in Borgogna” ho voluto raccontare il “ritorno alla vita” di Francesco, dopo il periodo di profonda crisi che ha dovuto affrontare a seguito dell’improvvisa rottura del suo fidanzamento, quale migliore stagione dell’anno, se non proprio la primavera, per fare da sfondo allo svolgersi degli eventi.
Inoltre, poiché mi è capitato di visitare proprio in primavera la Borgogna, e dal momento che la storia che avevo elaborato nella mia mente ruotava intorno a un’azienda vinicola francese, è stata quasi immediata la mia decisione di scegliere quella regione della Francia per ambientarvi il mio romanzo.
Infine, essendo stato più di una volta a San Gimignano, ho pensato di ambientare lì l’incipit della storia, perché ho voluto far provare al protagonista le stesse emozioni che ho provato io, nel momento in cui, una volta fuori delle mura, lui si ritrova di fronte allo stupendo panorama della campagna toscana.
3) Il protagonista dopo una delusione d’amore trova inaspettatamente una nuova occasione per rifarsi una vita. Tutto il libro, mi pare, trasmette il messaggio che è sempre possibile rialzarsi, anche nelle situazioni più difficili…Esattamente. E’ proprio la fortissima volontà di opporsi a un destino avverso, che sembra già irrimediabilmente scritto per loro, che accomuna i personaggi principali di “Primavera in Borgogna”.
4) Come ti è venuto in mente l’intreccio del libro, tra Francesco, Ludivine e il signor Robin?Mi interessava parlare della crisi personale di un uomo alla soglia dei quarant’anni, un mio coetaneo, che dopo aver raggiunto importanti traguardi sia in campo privato che professionale si trova a rimettere tutto quanto in discussione. La sua nuova convinzione di non rimanere mai più coinvolto in una relazione sentimentale stabile con una donna inizierà però ben presto a vacillare subito dopo l’incontro con Ludivine. La narrazione del rapporto, tutt’altro che semplice, che si sviluppa tra i due si intreccia poi con l’elemento “noir” della storia; e in conseguenza di ciò Francesco arriverà anche a mettere seriamente in pericolo la propria vita.
5) Si comprende che qualcosa di autobiografico c’è di te in Francesco. Hai preso spunto da qualche tua esperienza personale per delineare questo personaggio? Per Ludivine invece ti sei ispirato a qualcuno in particolare?Io e Francesco siamo molto simili caratterialmente, svolgiamo un tipo di lavoro simile e abbiamo molte passioni in comune; ma per il resto abbiamo avuto esperienze di vita diverse. Per quanto riguarda invece il personaggio di Ludivine, si tratta invece di un “omaggio” alle attrici francesi della nuova generazione. Nel descriverla fisicamente mi sono infatti ispirato a Audrey Tautou, mentre per quanto riguarda il suo nome ho “attinto” da quello di altre due attrici francesi.
6) Leggendo il libro ho pensato che il signor Robin fosse un tassello importante nella vita di Ludivine. Lo è, ma non è chi pensavo. Hai volutamente sviato il lettore?Non sei la prima che mi fa notare questa particolarità; ma sinceramente durante la stesura del romanzo non ci avevo proprio pensato…
7) Quando hai iniziato a scrivere? Avevi già in mente tutta la trama o l’hai costruita un po’ per volta?Ho iniziato la stesura di “Primavera in Borgogna” solamente dopo che avevo già completamente elaborato tutta la trama nella mia mente.
8) C’è una parte del libro che reputi particolarmente riuscita, o a cui sei particolarmente affezionato?Dal momento che si tratta del mio romanzo di esordio, ogni singola pagina di cui è composto riveste per me una grandissima importanza; mentre preferirei che fossero i lettori a esprimersi in merito alla parte del libro che ritengono più riuscita.
9) Come ti sei organizzato per la promozione?Ho fatto affidamento soprattutto su internet e devo dire di essere abbastanza soddisfatto per i risultati finora raggiunti. A questo proposito vorrei ringraziarti per aver dedicato, in più di un’occasione, uno spazio a “Primavera in Borgogna” all’interno di questo blog.
10) Perché un lettore dovrebbe acquistare il tuo libro?Consiglierei l’acquisto di “Primavera in Borgogna” non solamente a tutti coloro a cui piacciono le atmosfere francesi, ma anche e soprattutto a chi ama scoprire aspetti nascosti nelle storie.
11) Il libro mi ha fatto venire in mente il film “Un’ottima annata”, anche lì c’è la Francia (la Provenza), il vino, l’incontro di due persone che s’innamorano e la vita del protagonista che cambia radicalmente. Ti sei un po’ ispirato a questo film?Sinceramente no. Anche se in effetti, come hai giustamente messo in evidenza, sono diversi i punti di contatto tra “Un’ottima annata” e “Primavera in Borgogna”, il mio romanzo si differenzia dal film ( e ancor prima dal romanzo di Peter Mayle ) per i risvolti noir della storia.
12) Sei soddisfatto di questa tua esperienza di scrittore?Devo dire che per essere il mio romanzo di esordio e, soprattutto, per essermi avvicinato alla scrittura quasi per caso, per i risultati raggiunti sono andato già oltre quelle che erano le mie aspettative iniziali. Indubbiamente la stesura di “Primavera in Borgogna” mi ha permesso di scoprire un lato della mia personalità che neppure credevo esistesse.
13) Per finire, hai qualche altro progetto nel cassetto? Se sì, puoi rivelare qualche anticipazione?Attualmente, compatibilmente con i miei impegni lavorativi ufficiali, sto scrivendo un’altra storia di ambientazione francese. Poiché anche questo è un soggetto in cui credo, mi piacerebbe ovviamente arrivare alla pubblicazione anche di questo secondo romanzo. Vedremo un po’ come andrà a finire… “


mercoledì 18 maggio 2011

"Primavera in Borgogna" su "Il Magico Mondo dei Libri": recensione del libro e intervista all'autore.


Ringrazio il blog "Il Magico Mondo dei Libri" per aver recentemente dedicato uno spazio a "Primavera in Borgogna", con la recensione del libro e un'intervista al sottoscritto, che riporto qui di seguito.


Colgo inoltre l'occasione per ricordarvi la nuova pagina Facebook di "Primavera in Borgogna", che trovate cliccando QUI.


Recensione + 5 domande all'autore: PRIMAVERA IN BORGOGNA di Luca Terenzoni.
TRAMA
: Francesco è un quarantenne che si è appena lasciato, a un passo dalle nozze. Una mattina di primavera, mentre passeggiando a San Gimignano cerca di riafferrare il senso della sua vita, incontra un signore francese con il quale entra subito in sintonia e che gli propone di lavorare per lui, presso la sua azienda vinicola in Borgogna. Quella per la Francia è una passione che Francesco ha sempre coltivato. Si trova quindi di fronte alla possibilità di realizzare veramente il sogno di una vita. Così lascia il suo lavoro e si trasferisce pieno di entusiasmo. Le sue aspettative sono subito appagate: il posto è splendido, la collega Ludivine affascinante, il lavoro interessante. Fino a quando, oltre i colori pastello di quel paesaggio così tipicamente francese, non cominceranno a emergere i segni di un passato inquietante che riguarda sia il suo datore di lavoro, sia la bella Ludivine, della quale si sta ormai innamorando. Una prova decisiva per Francesco che, in un crescendo di colpi di scena, riuscirà a portare luce nel passato della donna e nel suo presente.


L'AUTORE: Luca Terenzoni è nato nel 1969 a Massa, dove attualmente risiede. Laureato in Economia e Commercio,lavora nel settore amministrativo di una società della Versilia, per la quale cura anche i contatti con l'estero. Primavera in Borgogna è il suo esordio letterario.


PARERE PERSONALE:
Protagonista di questo libro è Francesco Martini, un quarantenne la cui fidanzata, Laura, ha deciso di lasciarlo ad un passo dalle nozze in quanto si è innamorata di un suo collega di lavoro. Francesco decide di cercare consolazione nella sua amata San Gimignano e aggirandosi tra i negozi entra in uno che vende vino. Qui incotra la persona che cambierà per sempre la sua vita offrendogli il lavoro dei suoi sogni che concilia la sua passione per ciò che riguarda il vino e le lingue, il Signor Robin. Lascia il lavoro e si trasferisce in Borgogna, Francia, per intraprendere la sua nuova carriera. Qui incontra Ludivine, una misteriosa e contraddittoria donna francese che da subito stuzzica la sua curiosità e attenzione. Incontra anche la moglie del Signor Robin e nota il suo strano comportamento, quasi timoroso e indeciso nei confronti del marito.
(Potrebbero esserci spoiler!!!)
Arriva il giorno della sua prima commissione ufficiale alla vigna. Francesco sta accompagnando una comitiva di americani interessati a comprare del vino per una catena di ristoranti. Quando li porta nella cantina per terminare il percorso guidato sopraggiunge il signor Robin e una delle donne che si trovano li in visita rimane come paralizzata e scioccata. Francesco lo nota ma non dice niente. Termina la visita ma giunto nello spiazzo davanti alla villa della vigna la donna lo ferma e gli chiede chi sia l'uomo che era entrato nella cantina affermando che esso non si chiama Signor Robin ma Vincent Michel...
(Fine spoiler!!!)
Da qui si ha un crescendo di tensione e dubbi che porteranno il protagonista a indagare sul mistero e a scoprire il coinvolgimento della stessa donna da cui è attratto nella questione...
Non vi dico più niente altrimenti vi rovino l'effetto sorpresa, vi basti sapere che è un libro veramente appassionante e coinvolgente che trascina il lettore tra le sue pagine e non gli permette di smettere sino alla fine...

Il modo di scrivere dello scrittore è semplice e fluido e le sue descrizioni dei paesaggi molto pittoriche e dettagliate tanto che durante la lettura le immagini mi sono scorse nitidamente davanti agli occhi.
L'unica nota dolente è la velocità quasi da favola con cui all'inizio il protagonista decide di accettare l'offerta...ma comunque è la si accetta proprio perchè è un libro e non una storia reale.
Lo consiglio? Certamente si!

Adesso passiamo alle cinque domande alle quali l'autore ha accettato gentilmente di rispondere...

1) Chi è Luca Terenzoni?
Sono nato nel 1969 a Massa, dove attualmente risiedo. Sono laureato in Economia e Commercio e lavoro presso l’ufficio amministrativo di un’azienda della Versilia, per la quale curo anche i contatti con l’estero.
Ho la passione per il cinema, i libri e i viaggi, in particolare quelli in Francia! Con “Primavera in Borgogna” sono al mio esordio letterario.
2) Come è nata la tua passione per la scrittura? Hai un modello letterario che segui? A cui ti ispiri?
Devo dire che sono arrivato a scrivere il mio primo libro, “Primavera in Borgogna” per l’appunto, per caso.
Sono da anni un amante della lettura, che per me costituisce tuttora un importantissimo arricchimento personale, ma sinceramente non ho mai pensato di arrivare alla stesura e alla pubblicazione di un libro. Questo fino a quando, circa due anni fa, non ha iniziato a delinearsi sempre più chiaramente nella mia testa il soggetto di “Primavera in Borgogna”, con le vite dei vari personaggi coinvolti nella storia e le immagini dei luoghi, che fra l’altro ho visitato, dove ambientare il romanzo. Ho voluto così provare questa esperienza, come ripeto, per me assolutamente nuova, mettendo il tutto nero su bianco.
3)Ti andrebbe di parlarci un po' del tuo libro "Primavera in Borgogna"?
Il messaggio che vorrei giungesse ai lettori di “Primavera in Borgogna” è che nella vita, anche quando tutto sembra perduto e crediamo di essere finiti su di un binario morto, l’occasione per ricominciare tutto da capo può essere sempre dietro l’angolo; sta solamente a noi saperla cogliere al momento opportuno.
Questo è proprio quello che accade a Francesco, il protagonista, il quale, pur avendo raggiunto importanti traguardi sia in campo privato che professionale, si ritrova alla soglia dei 40 anni a mettere nuovamente tutto quanto in discussione, dopo essere stato lasciato dalla sua fidanzata storica a solo pochi mesi dal giorno previsto per il loro matrimonio.
A seguito di un incontro casuale con un imprenditore francese del settore del vino, il signor Jean-Marc Robin, avvenuto una mattina di primavera all’interno delle mura di San Gimignano in Toscana, Francesco si ritroverà proiettato inaspettatamente in una realtà completamente nuova per lui.
Accetterà infatti il nuovo lavoro offertogli dal signor Robin e si trasferirà in Borgogna nella sua azienda vinicola.
Sebbene fermamente intenzionato a non rimanere più coinvolto in una relazione sentimentale stabile, una volta arrivato in Francia tutte le convinzioni di Francesco inizieranno a vacillare a seguito dell’incontro con la sua nuova collega Ludivine, figura tanto affascinante quanto misteriosa e complessa.
Sebbene il titolo del romanzo evochi una sensazione di pace e tranquillità, i colori primaverili delle campagne della Borgogna faranno in realtà da sfondo ai risvolti noir di un inquietante fatto di cronaca nera del passato, che inaspettatamente tornerà alla luce e nel quale Francesco scoprirà coinvolti sia Ludivine che il suo nuovo datore di lavoro.
In un susseguirsi di colpi di scena, Francesco, nel tentativo di ritrovare la pace della sua mente, arriverà anche a mettersi pericolosamente in gioco, riuscendo però alla fine a ricollocare nel giusto ordine i vari pezzi del puzzle.
4)Hai altri progetti letterari?
Compatibilmente con i miei impegni lavorativi ufficiali attualmente sto scrivendo una nuova storia, ambientata fra la Liguria e diverse località della Francia. Vedremo poi come andrà a finire…
5) Come è stata la tua esperienza con la casa editrice Albatros Il Filo? Quali consigli daresti a chi vorrebbe provare a pubblicare un proprio lavoro?
Per quanto mi riguarda posso dire che il mio rapporto con la casa editrice Gruppo Albatros Il Filo finora si è svolto sulla base della trasparenza e correttezza, nel senso che hanno messo in atto tutto quello che inizialmente mi era stato proposto.
Per quanto riguarda invece il voler dare un consiglio a chi si avvicina per la prima volta al mondo editoriale, non credo di essere un punto di riferimento sufficientemente autorevole.
Posso comunque dire che nel corso dell’ultimo anno ho avuto la possibilità di leggere su internet opinioni fra loro contrapposte sulla strada che un esordiente dovrebbe o non dovrebbe percorrere per arrivare alla pubblicazione della sua prima opera.
Sinceramente non mi interessa schierarmi da una parte o dall’altra, anche perché credo che ogni caso debba essere valutato separatamente; questo perché le motivazioni che spingono un esordiente a pubblicare il proprio primo libro possono essere diverse tra loro. L’importante è comunque essere sempre consapevoli di quello che si fa, della strada che si vuole intraprendere e di dove si vuole o non si vuole arrivare.


venerdì 6 maggio 2011

"The Books Box" intervista Luca Terenzoni, autore di "Primavera in Borgogna".

Ringrazio nuovamente Anna Vivaldi per avermi intervistato sul suo blog "The Books Box". Colgo inoltre l'occasione per ricordare che il giveaway abbinato a "Primavera in Borgogna" scadrà il prossimo 14 maggio. Trovate QUI tutte le istruzioni per parteciparvi.
INTERVISTA:
1) Ciao Luca, benvenuto su The Books Box! Primavera in Borgogna è il tuo libro d’esordio. Sulla quarta di copertina c’è scritto che sei laureato in Economia e commercio e che lavori nel settore amministrativo di una società in Versilia. Ecco, sono curiosa di sapere qual è stata la motivazione che ti ha portato a scrivere, e in particolare a scrivere Primavera in Borgogna.
Ciao Anna. Prima di tutto desidero ringraziarti per avermi ospitato sul tuo blog. Per rispondere alla tua domanda ti dico subito che “Primavera in Borgogna” è nato quasi per caso. Pur essendo un amante della lettura ormai da diversi anni, ad essere sincero non ho mai pensato in vita mia di arrivare alla stesura, né tanto meno alla pubblicazione di un libro. Questo fino a quando, circa due anni fa, non ha cominciato a delinearsi sempre più chiaramente nella mia testa la storia alla base di “Primavera in Borgogna”, con le figure dei singoli personaggi coinvolti. Avendo precedentemente visitato quella regione della Francia durante il periodo primaverile, ho pensato di ambientare proprio lì il romanzo e nelle varie descrizioni dei paesaggi ho cercato di “riversare”, sperando di esserci riuscito, tutti i ricordi e le emozioni da me provate durante quel soggiorno.
2) Quanto c’è di te in questo libro? Voglio dire, leggendolo è evidente che alcuni aspetti del protagonista, Francesco, sono aspetti che riguardano la tua vita, almeno quelle lavorativa. C’è una grande componente autobiografica nel tuo romanzo?
In questo libro c’è molto di me, anche se non lo definirei un romanzo autobiografico. Io e Francesco siamo molto simili caratterialmente. Svolgiamo una professione simile, abbiamo una passione comune per le lingue straniere e per la Francia. A parte questo, abbiamo aspirazioni di vita diverse, ma soprattutto a me non è capitato di essere stato lasciato a pochi mesi dal giorno del matrimonio, dopo un lunghissimo fidanzamento….. . Il libro inizia proprio con la narrazione della crisi personale di Francesco, il quale si ritrova alla soglia dei quarant’anni a rimettere tutto quanto in discussione, dopo una vita costellata di successi sia sul piano privato che professionale. Dal punto di vista narrativo per me è stata un’ottima occasione per far riflettere Francesco sulle sue scelta di vita: se sono state dettate dalla sua vera indole o se, al contrario, in nome dell’amore che provava nei confronti di quella che doveva essere la futura moglie, ha rinunciato alla realizzazione di alcuni dei suoi sogni di bambino. Però, quando pensa di essere finito su di un binario morto e crede che la vita non abbia più nulla da riservargli, ecco che gli si presenta inaspettatamente l’occasione per ricominciare tutto da capo. Sarà un incontro casuale all’interno delle mura della suggestiva San Gimignano, in Toscana, con un imprenditore francese del settore del vino, il signor Jean-Marc Robin, a catapultarlo in una realtà completamente nuova per lui. Accetterà infatti l’inaspettata proposta del signor Robin e lascerà l’Italia per andare a lavorare nella sua azienda vinicola in Borgogna. Sebbene sia determinato a non rimanere mai più coinvolto in una relazione sentimentale stabile, Francesco vedrà comunque vacillare tutte le sue convinzioni dopo l’incontro con Ludivine, la sua nuova collega, figura tanto affascinante quanto enigmatica e complessa.Inoltre si ritroverà impegnato, suo malgrado, nella risoluzione di un enigma legato ad un fatto di cronaca nera del passato che, inaspettatamente, tornerà lentamente alla luce e nel quale scoprirà coinvolti sia Ludivine che il signor Robin.
3) Nella tua vita che posto occupa la passione per la scrittura? Primavera in Borgogna rappresenta soltanto un’esperienza che non ha intenzione di ripetersi o vuoi ancora dedicarti alla scrittura? e se sì stai lavorando a qualche nuova storia?
Dal momento che, come ripeto, “Primavera in Borgogna” è nato quasi per caso, per quanto mi riguarda non parlerei di vera e propria “passione per la scrittura”. L’esperienza avuta con questo mio primo libro ha sicuramente rappresentato per me un importante arricchimento personale. E’ stato molto interessante “entrare nella mente” dei singoli personaggi e cercare di far comprendere al lettore il loro stato d’animo. In “Primavera in Borgogna” ho amato particolarmente la figura di Ludivine, il suo fascino ma anche e soprattutto la sua complessità. Senza ovviamente togliere nulla a Francesco, per certi aspetti credo che possa essere considerata lei la vera protagonista del romanzo…
Compatibilmente con quelli che sono i miei impegni lavorativi ufficiali, attualmente sto scrivendo un’altra storia, ambientata fra la Liguria e diverse località della Francia. Vedremo poi come andrà a finire…
4) Che genere di libri ti piace leggere?
Mi piacciono soprattutto i classici della letteratura inglese e americana; primo fra tutti Henry James con “Ritratto di Signora”.
Parlando di autori contemporanei il mio pensiero va a Michael Cunningham, del quale ho amato tantissimo “The Hours”. La mia prossima lettura sarà proprio il suo “Al limite della notte”.
5) Vuoi dire qualcosa ai lettori di The Books Box?
Certamente, molto volentieri! Prima di tutto spero di non avervi annoiato. Se avete seguito questa intervista fino alla fine, vi invito allora a visitare il blog di “Primavera in Borgogna”, www.primaverainborgogna.blogspot.com . Oltre a trovarvi alcune recensioni ricevute dal libro nel corso di questi mesi, avrete la possibilità di leggerne alcuni estratti che ho “commentato” con alcune foto. Vi aspetto!
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