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venerdì 16 dicembre 2011

“Primavera in Borgogna” su “Apostrofando”.

Qui di seguito trovate il testo della presentazione di “Primavera in Borgogna” pubblicata su “Apostrofando”: un altro interessante sito che si occupa del “pianeta libri” con recensioni, interviste ad autori e molto altro ancora. Potete collegarvi direttamente ad “Apostrofando” cliccando QUI. Buone letture e al prossimo post!


Atmosfere noir sullo sfondo dei colori primaverili delle campagne francesi per una storia sospesa tra passato e presente.

“Quello che lo colpì in modo particolare, ancora di più del suo look, fu l’espressione sul suo volto, che appariva stranamente pallido: sembrava che la donna avesse appena visto un fantasma…”.

A solamente pochi mesi dal giorno fissato per il suo matrimonio, Francesco, un uomo alla soglia dei quarant’anni, realizzatosi sia nella professione che nella vita privata, viene lasciato dalla sua compagna.

All’improvviso tutte le certezze su cui si era fondata fino ad allora la sua esistenza vengono a crollare inesorabilmente. Per lui nulla sembra avere più senso e, soprattutto, non riesce più a vedere un futuro con una donna stabilmente al suo fianco.

Una mattina di primavera, mentre sta passeggiando all’interno delle mura di San Gimignano, in Toscana, a Francesco si presenta inaspettatamente la possibilità di dare una svolta radicale alla propria vita.

Qui, infatti, incontra il Signor Jean-Marc Robin, titolare di un’azienda vinicola in Borgogna, il quale, dopo un breve colloquio con Francesco, rimane positivamente impressionato dal suo profilo professionale e gli propone di andare a lavorare da lui.

Francesco, dopo aver riflettuto attentamente, decide di accettare la proposta del Signor Robin e si trasferisce in Francia. Riesce in questo modo a realizzare un sogno fino ad allora rimasto nel cassetto e cioè di trasferirsi all’estero per lavoro.

Francesco lascia l’Italia con l’intenzione di vivere la sua vita solo per se stesso, ma soprattutto è profondamente convinto che non si innamorerà mai più.

Però l’incontro con Ludivine, la sua nuova collega, tanto affascinante quanto misteriosa e complessa, farà ben presto vacillare i suoi nuovi propositi. Inoltre Francesco si ritroverà, suo malgrado, lentamente intrappolato nelle pieghe di un passato inquietante in cui scoprirà coinvolti sia Ludivine che il Signor Robin.

Deciderà così di condurre la sua indagine personale per cercare di fare luce su di un fatto di cronaca nera solo in apparenza lontano e dimenticato.

In una serie di colpi di scena, la Borgogna, con la tranquillità generata dai colori primaverili dei suoi paesaggi, fa da sfondo e da contrasto all’inquietudine di Francesco, il quale, per ritrovare la pace della sua mente, arriverà a mettersi pericolosamente in gioco; perché come lui stesso avrà modo di appurare poco dopo il suo arrivo in Francia, nulla è come sembra…

http://www.apostrofando.it/index.php?option=com_sobi2&sobi2Task=sobi2Details&sobi2Id=116&Itemid=78


Image: Simon Howden / FreeDigitalPhotos.net

sabato 1 ottobre 2011

Luca Terenzoni, autore di “Primavera in Borgogna”, intervistato su “Bookland: viaggiando tra i libri “.

Nel presentarvi il post di oggi, desidero ringraziare nuovamente Isy, una delle curatrici del blog “Bookland: viaggiando tra i libri” per la recensione di “Primavera in Borgogna” e per la sua intervista al sottoscritto, della quale riporto qui di seguito il relativo testo. Vi ricordo inoltre il booktrailer del libro, che potete vedere su YouTube cliccando QUI.

"Salve a tutti, oggi vorrei parlarvi di un giovane scrittore e della sua prima fatica letteraria. Si chiama Luca Terenzoni e grazie al gruppo Albatros ha pubblicato il romanzo “Primavera in Borgogna”.

Ciao Luca. Innanzitutto grazie per questa intervista e ti do il benvenuto sul nostro blog.

Ciao Isy. Un saluto a tutti i vostri lettori e un ringraziamento particolare a voi, per avermi ospitato.

Parlaci un po’ di te.

Comincerei dicendo che da circa un paio di anni ho superato la quarantina ( in effetti, non sono proprio giovanissimo… ). Sono laureato in Economia e Commercio e lavoro presso l’ufficio amministrativo di una società della Versilia, per la quale curo anche i contatti con l’estero. Ho la passione per la lettura, il cinema, le lingue straniere e… la Francia!

Come è nato il desiderio di scrivere un romanzo?

Per caso. Sono un amante della lettura, ma sinceramente non ho mai pensato di arrivare alla stesura, né tanto meno alla pubblicazione di un romanzo. Questo fino a quando, circa due anni fa, il soggetto alla base di “Primavera in Borgogna” non ha cominciato a delinearsi lentamente nella mia testa, con le figure dei singoli personaggi coinvolti nella storia. Ho provato così a mettere nero su bianco, pagina dopo pagina, le idee che avevo precedentemente sviluppato nella mia mente, arrivando così a completare la stesura della storia.

Quali sono i tuoi scrittori preferiti? E quale genere letterario prediligi?

Il mio autore preferito è senza alcun dubbio Henry James. Sono infatti un amante dei classici della letteratura inglese e americana; anche se in realtà leggo ovviamente anche qualcosa di più “contemporaneo”. Al momento sto infatti leggendo “Al limite della notte” di Michael Cunningham, del quale ho amato tantissimo il suo “The Hours”.

Ti piacerebbe parlarci della tua esperienza di autore emergente nel pubblicare un libro?

Dopo aver completato la stesura di “Primavera in Borgogna” si è ovviamente presentato il problema della scelta dell’editore a cui presentarlo per la sua valutazione. Ho quindi effettuato in rete una ricerca delle case editrici che avrebbero potuto essere interessate alla valutazione di manoscritti di autori esordienti. Ho poi deciso di accettare la proposta editoriale del Gruppo Albatros. A livello promozionale, pur avendo la casa editrice attuato tutto quello a cui si era inizialmente impegnata, la pubblicazione di “Primavera in Borgogna” ha ovviamente richiesto anche un mio impegno specifico, compatibilmente con i tempi richiesti dalla mia professione ufficiale . Del resto questo mi era sembrato più che naturale ancora prima che il libro venisse pubblicato.

Ed ora passiamo a parlare del tuo romanzo. Se dovessi descrivere il tuo romanzo con 3 aggettivi, quali sarebbero?

Inizierei subito con il definirlo introspettivo, perché nel cercare di sviluppare non solo la figura di Francesco Martini, il protagonista, ma anche degli altri personaggi coinvolti nella storia, caratterizzata da risvolti noir e sospesa tra passato e presente, ho cercato di entrare nelle loro menti e di farle poi interagire sulla base delle loro differenti esperienze di vita. Proseguirei poi definendolo intrigante, dal momento che, da un certo punto in poi del romanzo, il lettore è accompagnato, pagina dopo pagina, attraverso tutta una serie di colpi di scena, fino ad arrivare, a un ritmo incalzante, alla fine del romanzo. Tutto questo perché, come lo stesso Francesco avrà modo di appurare poco dopo il suo arrivo in Borgogna, nulla è come sembra…..

Terminerei, infine, definendolo un romanzo “descrittivo”. Il fatto di aver visitato i luoghi che fanno da sfondo alle atmosfere noir della storia, mi ha infatti permesso di riversare sulle pagine di “Primavera in Borgogna” tutte le emozioni da me provate durante il mio soggiorno in quella suggestiva regione della Francia, proprio durante la stagione primaverile.

Come è nata l’idea di questo romanzo?

Mi interessava essenzialmente narrare l’esperienza di vita di un mio coetaneo, il quale, sebbene la sua vita sia stata caratterizzata da una serie di successi non solo in ambito professionale ma anche privato, si ritrova a rimettere tutto quanto in discussione dopo essere stato abbandonato dalla sua fidanzata storica a solo pochi mesi dal giorno previsto per il loro matrimonio.

Quando crede di essere finito su di un “binario morto”, ecco che l’incontro del tutto casuale con un imprenditore francese del settore del vino lo catapulterà in una realtà completamente differente da quella in cui si è trovato a operare fino a quel momento.

Per Francesco sarà l’occasione per un nuovo inizio e imposterà la sua nuova vita solamente sulla propria persona, convinto che non si innamorerà mai più in vita sua di un’altra donna.

Arrivato in Borgogna, però, l’incontro con Ludivine, la sua nuova collega, tanto affascinante quanto misteriosa e complessa, farà ben presto vacillare tutte le sue nuove convinzioni.

Contemporaneamente, da un passato solo in apparenza lontano e dimenticato, inizieranno a riemergere lentamente gli inquietanti dettagli di un caso di cronaca nera del passato, in cui Francesco scoprirà coinvolti sia Ludivine sia il suo nuovo datore di lavoro…

Francesco è un personaggio molto vario, con molte passioni, con molta voglia di vivere. C’è un po’ di Luca in Francesco?

In effetti c’è molto di me in Francesco. Abbiamo la stessa età, siamo molto simili caratterialmente, svolgiamo un tipo di lavoro simile e abbiamo diverse passioni in comune. Per il resto, però, abbiamo avuto esperienze di vita differenti. Per quanto riguarda la trama del romanzo, per me è stato molto interessante, oltre che “divertente”, immaginarmi in un contesto completamente diverso da quello in cui sono solito operare.

A un certo punto del romanzo Francesco abbandona tutto (famiglia, amici, lavoro) per cambiare vita. Tu riusciresti mai a farlo?

Per risponderti, molto probabilmente dovrei trovarmi nella stessa situazione, soprattutto psicologica, di Francesco. Indubbiamente si tratta di una decisione coraggiosa, che richiede una grande determinazione e forza di carattere.

Ti piacerebbe scrivere un nuovo romanzo con protagonista Francesco Martini?

Perché no! Magari proprio con un seguito di “Primavera in Borgogna”. Del resto Francesco è un uomo dotato di “mille” risorse, come lui stesso avrà occasione di rendersi conto quando, nel romanzo, arriverà anche a mettersi pericolosamente in gioco, nel tentativo di riuscire a fare luce sull’enigma nel quale, suo malgrado, si ritroverà inaspettatamente coinvolto…

Ti piacerebbe scrivere altri romanzi, magari di genere diverso?

Certamente. In effetti sto scrivendo una nuova storia, anche questa di ambientazione francese, in cui ancora una volta cerco di “scavare” nelle vite dei vari personaggi coinvolti. Questo del resto è quello che, in qualità di lettore, mi spinge generalmente a iniziare la lettura di un nuovo romanzo.

Quali sono le tue aspettative per il futuro?

Personalmente mi auguro di avere sempre la possibilità di fare tutto quello che mi appassiona veramente; che mi spinge ad affrontare ogni nuovo giorno con entusiasmo. Nel riuscire a fare questo sono fermamente convinto del fatto che i libri possano giocare un ruolo fondamentale, non soltanto nel momento in cui vengono scritti, ma anche e soprattutto durante la loro lettura.

Ti ringraziamo per la tua disponibilità e ti auguriamo un enorme in bocca al lupo per il tuo libro. Un saluto sincero, ti aspettiamo per una prossima chiacchierata sul blog magari su una prossima uscita=).

Sono io che vi ringrazio e mi auguro di poter tornare a farvi visita presto… magari proprio con un nuovo libro! :-D "

http://bookland89.blogspot.com/2011/07/intervista-luca-terenzoni.html


Image: Grant Cochrane / FreeDigitalPhotos.net

venerdì 9 settembre 2011

“Primavera in Borgogna” su “Il Club del Libro”.



Oggi vorrei segnalarvi “Il Club del Libro”: un sito, purtroppo scoperto da me solo di recente, rivolto a tutti coloro che, oltre alla lettura, amano condividere le proprie emozioni e opinioni con altri appassionati di libri. QUI potrete trovare le schede e le recensioni dei libri inserite dagli iscritti, le novità relative al mondo della letteratura e alle iniziative del club, e molto altro ancora...
Colgo inoltre l’occasione per pubblicare qui di seguito il testo della presentazione di Primavera in Borgogna” recentemente apparsa su “Il Club del Libro”.


"I colori primaverili delle campagne francesi fanno da sfondo alle atmosfere noir di una storia sospesa tra passato e presente.

"Era il primo sabato di primavera. Quella mattina Francesco aveva deciso di uscire di casa di buonora per recarsi a San Gimignano. Aveva avuto fin da piccolo una predilezione particolare per questo piccolo comune della provincia di Siena, quasi interamente racchiuso nelle mura duecentesche. Inoltre la campagna toscana aveva sempre avuto il potere di infondere in lui un senso di pace e tranquillità. Pace e tranquillità erano proprio quello di cui aveva bisogno in quei giorni: stava infatti passando uno dei periodi peggiori della sua vita. Sentiva di non avere più punti di riferimento, un obiettivo da perseguire…".

Inizia così "Primavera in Borgogna", il romanzo di esordio di Luca Terenzoni. A solamente pochi mesi dal giorno previsto per il suo matrimonio, Francesco, un uomo alla soglia dei quarant'anni, realizzatosi sia nella professione che nella vita privata, viene lasciato dalla sua compagna. All'improvviso tutte le certezze su cui si era fondata fino ad allora la sua esistenza vengono a crollare inesorabilmente. Per lui nulla sembra avere più senso e, soprattutto, non riesce più a vedere un futuro con una donna stabilmente al suo fianco. Una mattina di primavera, mentre sta passeggiando all'interno delle mura di San Gimignano, in Toscana, a Francesco si presenta inaspettatamente la possibilità di dare una svolta radicale alla propria vita. Qui, infatti, incontra il Signor Jean-Marc Robin, titolare di un’azienda vinicola in Borgogna, il quale, dopo un breve colloquio con Francesco, rimane positivamente impressionato dal suo profilo professionale e gli propone di andare a lavorare da lui. Francesco, dopo aver riflettuto attentamente, decide di accettare la proposta del Signor Robin e si trasferisce in Francia. Riesce in questo modo a realizzare un sogno fino ad allora rimasto nel cassetto e cioè di trasferirsi all'estero per lavoro. Francesco lascia l'Italia con l'intenzione di vivere la sua vita solo per se stesso, ma soprattutto è profondamente convinto che non si innamorerà mai più. Però l'incontro con l'affascinante Ludivine, la sua nuova collega, farà ben presto vacillare i suoi nuovi propositi. Inoltre Francesco si ritroverà, suo malgrado, lentamente intrappolato nelle pieghe di un passato inquietante che vede coinvolti sia Ludivine che il Signor Robin. Deciderà così di condurre la sua indagine personale per cercare di fare luce su di un fatto di cronaca nera del passato solo in apparenza dimenticato. Dalle assolate colline della Toscana ai verdi vigneti della Borgogna, le atmosfere noir del romanzo di Luca Terenzoni accompagnano il lettore, pagina dopo pagina, attraverso una serie di colpi di scena; perché come lo stesso Francesco avrà modo di appurare poco dopo il suo arrivo in Borgogna, nulla è come sembra…".


sabato 4 giugno 2011

"Primavera in Borgogna" recensito su "Blog Libri".



Questa settimana riporto qui di seguito il testo della recensione di "Primavera in Borgogna" pubblicata su "Blog Libri".

S. Gimignano, Toscana: è qui che il protagonista del romanzo incontra un imprenditore francese, Jean-Marc Robin, che gli propone di andare a lavorare in Borgogna nella sua azienda vinicola.
Francesco, che ama i vini, ama la Francia e desidera fuggire da una realtà che lo ha deluso, accetta sperando in una svolta della propria vita, deciso a non cadere più in una relazione sentimentale stabile dopo essere stato mollato a un passo dalle nozze.
Peccato non aver fatto i conti con Ludivine, la sua nuova collega, bella, sexy ma niente affatto limpida.
Da un oscuro passato riemergono infatti gli inquietanti dettagli di un episodio di cronaca nera in cui sono coinvolti sia Ludivine che l’imprenditore.
La placida natura della Borgogna fa da sfondo alle inquietudini di un quarantenne che, fra tentazioni, sospetti e fascinosi richiami, si trova ad affrontare e risolvere diversi bivi importanti.
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